
Agroalimentare
Mortadella di Bologna, prosciutto di Parma, aceto balsamico di Modena, piadina romagnola e parmigiano reggiano: sono solo cinque dei 44 prodotti certificati DOP e IGP presenti in Emilia-Romagna. Si tratta del numero più alto a livello europeo con la conseguenza che, marchi così riconoscibili, esportano non solo prodotti ma anche un’identità forte legata indissolubilmente al nome di alcune città della regione.
L’agroalimentare è uno dei pilastri dell’economia emiliano-romagnola: un settore che riesce a coniugare innovazione e tradizione in grado al contempo di offrire occupazione e di cogliere le opportunità garantite dalle strategie regionali.
Utilizzando un’espressione frequente nel gergo comunitario, possiamo dire che il comparto copre tutta la filiera “from farm to fork” a partire dall’agricoltura in senso stretto fino all’industria alimentare in tutte le sue diverse declinazioni, passando per la produzione di massa e i prodotti tipici, includendo la meccanica, la logistica e il packaging.
La dimensione delle imprese dell’agroalimentare è per lo più medio-piccola ma sono presenti anche nomi importanti della trasformazione alimentare e grandi aziende multinazionali del settore impiantistico.
Imprese legate alla ristorazione, alla gastronomia e agli agriturismi sono sempre più attente agli aspetti nutrizionali, salutistici e alla cultura del biologico: ecco che la vivacità del settore “food” può talvolta sconfinare nel turismo e nella creatività.
A queste vanno aggiunte le aziende che producono energia da biomasse derivate da residui delle lavorazioni agricole e scarti dell'industria alimentare. In Emilia-Romagna il sistema formativo dall’istruzione secondaria superiore fino ad arrivare alle specializzazioni post-laurea risponde alla richiesta di competenze lungo tutta la filiera assicurandone la crescita costante.


Packaging alimentare e sistemi di confezionamento per alimenti freschi sono le attività principali del Gruppo Coopbox, azienda appartenente al Gruppo CCPL, leader in Italia ed in Europa nell’offerta di soluzioni complete di packaging, all’avanguardia nella ricerca di nuovi prodotti e tecnologie.Coopbox Group ha raggiunto posizioni di eccellenza competitiva nel packaging alimentare e nei sistemi di confezionamento per prodotti freschi.
Competenze e professioni
Una filiera così ricca e articolata offre un ampio spettro di possibilità per chi vuole lavorare nel settore agroalimentare. Accanto alle figure tradizionali, si stanno affacciando nuove professioni in grado di gestire da un lato il mondo dell’agricoltura e dell’Industria 4.0 e Internet Of Things e dall’altro un quadro normativo e complesso sia a livello nazionale che comunitario. Anche la vocazione all’esportazione ha creato negli ultimi anni nuove opportunità nelle quali convergono competenze diversificate.
Tra i trend professionali più innovativi da monte a valle della filiera si annoverano:
Agronomo 4.0
si tratta di una nuova figura che unisce le competenze tradizionali per la gestione delle produzioni agricole e animali con l’utilizzo delle nuove tecnologie legate alla smart agricolture. L’agronomo del futuro si deve pertanto specializzare nell’acquisizione, lettura e interpretazione dei dati che provengono dai sensori per l’agricoltura di precisione.
Biologo e Biotecnologo alimentare
sono le figure chiave nell’industria di trasformazione. Si occupano della sicurezza degli alimenti, della composizione e della qualità sensoriale e nutrizionale degli alimenti e valutano la corrispondenza delle caratteristiche microbiologiche, chimiche e genetiche del prodotto secondo quanto prescritto dalle norme legislative in vigore. Il biotecnologo del futuro non si occupa solamente del miglioramento dei prodotti e dei processi di trasformazione ma ha competenze anche sulla valutazione delle indicazioni funzionali e salutistiche (claims) e sul monitoraggio dei MOCA (Materiali e Prodotti a Contatto con gli Alimenti).
Nutrizionista industriale
è un medico, chimico o biologo specializzato in Scienza dell’alimentazione. Inserito nel reparto R&D diventa una figura di riferimento fondamentale, cui spettano compiti di indirizzo e controllo della composizione finale della produzione alimentare. Le sue competenze vertono quindi sulla chimica organica, sulla biologia molecolare e sulla fisiologia umana.
Responsabile Sviluppo e Ricerca Culinaria Industrializzata
detto anche food innovator, è quella figura in grado di fare da raccordo tra la parte R&D e quella marketing che studia i trend dei consumatori e sviluppa tipologie di prodotto in accordo con i dati di mercato. Ha competenze in Scienza degli alimenti (fisica, chimica e biologia) ma anche in comunicazione e marketing: pertanto deve essere in grado di gestire team cross-funzionali.
Tecnico Della Gestione delle Biotecnologie Vegetali
è la figura di riferimento dedicata al miglioramento di qualsiasi produzione vegetale sia quella che arriva diretta sulla tavola del consumatore sia quella che viene avviata per la trasformazione industriale o alla mangimistica da allevamento. Le competenze necessarie sono legate alla conoscenza dei principi di fisica del suolo, di genomica, di biologia molecolare e di ingegneria genetica.
Data scientist per l’agroalimentare
l’avvento della sensoristica e dei big data ha investito il comparto lungo tutta la filiera. La smart agriculture, i processi dell’industria di trasformazione, fino alla logistica e alle etichette intelligenti forniscono una mole di dati che non solo devono essere interpretati ma devono essere inseriti in un processo gestionale. Il data scientist è una figura di raccordo che deve collaborare con l’agronomo, il biotecnologo, il responsabile di produzione fino al marketing manager: deve essere pertanto in grado di programmare, condurre analisi quantitative e avere competenze in materia di marketing e comprensione del prodotto.
Percorsi di studio e formazione
Di seguito si segnalano i principali percorsi specialistici di studio e formazione relativi all’ambito AGROALIMENTARE sul territorio regionale.
Rete Politecnica Regionale - Fondazioni ITS
In Emilia-Romagna sono sette le Fondazioni ITS - Istituti Tecnici Superiori. Nel comparto agroalimentare opera la Fondazione ITS Tech&Food:
- Nuove Tecnologie per il Made In Italy Ambito Settoriale Regionale Agroalimentare (Parma - Reggio Emilia)
Master di primo livello
Università Cattolica del Sacro Cuore (Campus di Piacenza)
- Food Identity - Prodotti tipici europei
- Ristorazione collettiva
- Viticoltura ed Enologia Europea e Internazionale
- Viticulture and Enology: Innovation meets Tradition
Università degli Studi di Bologna
- Acquacoltura e Ittiopatologia
- Giurista e consulente della sicurezza alimentare
- International agricultural engineering
Università degli Studi di Parma
Master di secondo livello
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Corsi di specializzazione, alta formazione e perfezionamento
Università Cattolica del Sacro Cuore (Campus di Piacenza)
- Utilizzo del software ARM nella sperimentazione per la difesa fitosanitaria
- Winter School AIPP - FISSSA. Sperimentazione nella difesa fitosanitaria
Università degli Studi di Parma
Dottorati di ricerca
Università Cattolica del Sacro Cuore (Campus di Piacenza)
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Università degli Studi di Parma
Ricerca e Innovazione
Le opportunità di accrescimento delle competenze in ambienti innovativi in Emilia-Romagna sono numerose e una risorsa importante per il trasferimento di know-how sul territorio, sono i Laboratori di Ricerca Industriale.
Promossi da Università ed Enti di Ricerca o direttamente da strutture private, i Laboratori sono strutture di ricerca accreditate alla Rete Alta Tecnologia dell'Emilia Romagna, nate con l'obiettivo di fornire risposte concrete alle esigenze delle imprese attraverso strumenti e competenze in grado di garantire una ricerca industriale di eccellenza.
Tra le principali linee di ricerca dei 10 Laboratori della Rete Alta Tecnologia che operano nel settore Agroalimentare e Meccano-alimentare, si segnalano le seguenti specializzazioni:
- Progettazione e sviluppo di nuovi prodotti e processi
- Caratterizzazione e selezione delle materie prime
- Progettazione e validazione di macchine e impianti per la produzione ed il confezionamento degli alimenti
Questi Laboratori offrono un'occasione unica di confronto in un contesto stimolante, professionalizzante e altamente formativo per chi è alla ricerca di un ambiente lavorativo all’avanguardia.
Scopri quali sono i Laboratori di Ricerca Industriale della Rete Alta Tecnologia dell'Emilia-Romagna attivi nell’ambito dell’Agroalimentare e Meccano-alimentare:
- BioDNA - Centro di ricerca sulla Biodiversità e sul DNA antico
- BIOGEST - SITEIA - Centro Interdipartimentale per il Miglioramento e la Valorizzazione delle Risorse Biologiche Agro-Alimentari
- CIM - Centro Interdipartimentale Misure "Giuseppe Casnati"
- CIPACK - Centro Interdipartimentale di Ricerca per il Packaging
- CIRI AGROALIMENTARE - Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Agroalimentare
- CRAST - Centro Ricerca Analisi geoSpaziale e Telerilevamento - Università Cattolica del Sacro Cuore
- CRPV LAB - Centro Ricerche Produzioni Vegetali
- SITEIA.PARMA - Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare
- SSICA - Stazione Sperimentale Industria Conserve Alimentari
- TRACCIABILITÀ - Laboratorio ENEA per la Tracciabilità di Alimenti e Sicurezza dell’Aria